Andrea di Cione detto Andrea Orcagna, “Eclissi solare”, scena dei “Frammenti del Trionfo della morte, l’Inferno e il Giudizio Universale”, affresco staccato, 1345 circa. Firenze, Santa Croce, cenacolo

Visite tematiche

Una storia lunga ottocento anni

Attraverso tre originali percorsi ti racconteremo la storia del complesso monumentale di Santa Croce, un luogo unico dove si intrecciano valori civili e religiosi. 

Da sapere: le visite si svolgono in italiano e durano 60 minuti. I percorsi sono parzialmente accessibili ai portatori di disabilità motoria per la presenza di gradini.

È possibile richiedere le visite scrivendo a booking@santacroceopera.it

Giotto, pittore a Santa Croce e imprenditore a Firenze

Santa Croce conserva un repertorio unico dell’opera di Giotto: pitture murali, tempere su tavola e vetrate che mostrano il nuovo linguaggio del Trecento. La vicenda artistica e umana di Giotto diventa il filo conduttore per raccontare la nascita di Santa Croce, il rapporto tra il messaggio di san Francesco e i ricchi committenti, la storia dell’Ordine dei Frati Minori e quella di Firenze.
Ripercorrendo la fruizione della chiesa in epoca medievale mediante l’analisi delle opere appositamente commissionate per Santa Croce, saranno evidenziati il ruolo dell’artista, il contesto sociale, economico e culturale della Firenze del XIII e XIV secolo, nonché la dimensione imprenditoriale di Giotto. Sarà l’occasione per vedere il celebre ciclo con le Storie di san Francesco prima dell’inizio dei lunghi lavori di restauro che interesseranno la cappella Bardi.

Giotto, “San Francesco appare a frate Agostino e al vescovo Guido di Assisi ", particolare delle "Storie di san Francesco", 1317-1325, affresco. Firenze, Santa Croce, transetto destro, cappella Bardi

Giotto, San Francesco appare a frate Agostino e al vescovo Guido di Assisi, particolare delle Storie di san Francesco, 1317-1321 circa. Basilica di Santa Croce, transetto destro, cappella Bardi

La potenza delle immagini: il messaggio di Francesco

Perché Giotto ha raffigurato san Francesco senza barba se il santo raccomandava ai suoi seguaci di non radersi il viso? Perché a metà del Duecento Coppo di Marcovaldo ha dipinto alcune storie della vita di san Francesco che poi non sono state più raccontate? Questo è quanto verrà approfondito nella visita che svela segreti e particolari della rappresentazione del messaggio francescano nell’opera degli artisti di Santa Croce. Nel corso della sua storia Santa Croce ha affiancato all’identità religiosa francescana un’identità laica basata sulla celebrazione di uomini e donne distintisi per le loro virtù civili.

Benedetto da Maiano, “San Francesco riceve le stimmate”, particolare del pulpito con “Storie di san Francesco”, 1481-1487, marmo bianco di Seravezza, marmo rosso di Maremma con dorature, lacca e tarsie di vetro. Firenze, Santa Croce, navata centrale

Benedetto da Maiano, San Francesco riceve le stimmate, dettaglio del pulpito con Storie di san Francesco, 1481-1487. Basilica di Santa Croce, navata centrale

Ricchezza e povertà, banchieri e santi

Nella basilica di Santa Croce il messaggio di san Francesco convive con la rappresentazione del potere e della ricchezza delle più importanti famiglie fiorentine grazie al coinvolgimento di grandi artisti.

Attraverso i capolavori presenti in Santa Croce scopriremo come denaro, bellezza e religiosità hanno trovato un singolare punto di incontro.

Andrea Orcagna, “Inferno”, particolare, 1345 circa, affresco staccato. Firenze, Santa Croce, Cenacolo, parete sinistra

Andrea Orcagna, Inferno, particolare, 1345 circa. Basilica di Santa Croce, Cenacolo