Sagrestia e Noviziato
Dal transetto destro della basilica si accede alla sagrestia e al Noviziato. Quest’ultima era l’area riservata a coloro che si preparavano a entrare nell’Ordine.
Venne realizzata all’interno di un ampio progetto di ricostruzione e di ampliamento del convento intrapreso dopo l’incendio del 1423 che aveva distrutto il vecchio dormitorio dei frati. L’intervento, progettato probabilmente da Michelozzo e realizzato tra il 1435 e il 1445, venne interamente finanziato da Cosimo de' Medici, il cui stemma è ancora visibile in questi spazi.
Il corridoio del Noviziato, la cappella Medici e la sala del Pozzo sono stati riallestiti nel 2014 con l’obiettivo di accogliere e proteggere dal rischio alluvionale una serie di dipinti che, per dimensioni e fragilità, sono considerati di difficile movimentazione. Precedentemente queste tavole erano collocate nel Museo, dove hanno subìto l’alluvione del 1966. Il Museo è situato infatti sullo stesso livello della piazza e quindi soggetto a inondazioni, mentre l’ala del Noviziato si trova in una posizione più elevata e per questo più sicura.
Vi sono esposte opere di origini diverse: allestimenti smantellati nel complesso, dipinti provenienti da conventi soppressi sotto la dominazione francese e giunti a Santa Croce dopo il 1810, e altri trasferiti in seguito alle demolizioni di fine Ottocento del centro di Firenze.