Cappella Medici
La cappella è un vano rettangolare coperto da due volte a crociera e chiuso da una scarsella quadrata. Destinata ai novizi, venne edificata tra il 1435 e il 1445 grazie al mecenatismo di Cosimo de’ Medici, che ne acquisì il patronato.
Il legame con la famiglia è evidente fin dall’intitolazione ai santi protettori, Cosma e Damiano, raffigurati nella vetrata del 1450 circa attribuita ad Alesso Baldovinetti. I santi erano presenti anche nella pala d’altare con la Madonna in trono di Filippo Lippi (oggi agli Uffizi), sostituita, nel 1810, dalla Vergine in maestà, terracotta invetriata del 1495 circa di Andrea e Giovanni della Robbia.
La struttura rinascimentale della cappella, probabilmente progettata da Michelozzo, è rimasta quasi inalterata, mentre l’arredo ha subito numerose modifiche, includendo, dal 1815, opere d'arte rimosse dalla chiesa o da conventi soppressi sotto la dominazione francese. L’attuale assetto è frutto dell’intervento che nel 2014 ha messo in sicurezza dal rischio alluvionale opere di complessa movimentazione, tra cui la Discesa di Cristo al Limbo di Bronzino e la Deposizione dalla Croce di Francesco Salviati.
Nel vano a sinistra della scarsella, venne sepolto alla morte (1642) Galileo Galilei, le cui spoglie solo nel 1737 vennero traslate nella tomba monumentale in chiesa.