Campagna internazionale di raccolta fondi per Michelangelo
La passione per Michelangelo e per Firenze ha spinto oltre cento donatori, di tredici Paesi diversi, a mobilitarsi per il restauro della tomba monumentale dell'artista e dell'altare di famiglia: In the Name of Michelangelo, la campagna di fundraising lanciata dall'Opera di Santa Croce lo scorso autunno, ha raggiunto il suo obiettivo, culturale e civile prima che economico, e il 24 marzo un evento celebrativo ha segnato la conclusione della prima fase del progetto dedicata al monumento funebre.
Un lavoro di accurata ripulitura, condotto dalla restauratrice Paola Rosa, ha fatto tornare a risplendere l'imponente complesso marmoreo e le eleganti sculture che ritraggono Michelangelo e le tre arti nelle quali eccelleva (scultura, architettura e pittura), custodi della tomba dove non mancano mai i fiori lasciati da visitatori e turisti come tributo all'artista. L'intervento, in particolare, ha dato una nuova leggibilità all'opera, facendo emergere alcuni dettagli inediti e aprendo nuove prospettive sulla storia e sulla realizzazione del monumento, avvenuta tra il 1564 e il 1578 su progetto di Giorgio Vasari.
Il completamento della seconda fase è previsto per il prossimo autunno, quando verrà terminato il restauro della pala d'altare, anch'essa opera di Giorgio Vasari, che concepì un progetto coerente per la tomba e l'altare di famiglia, collocati l'uno accanto all'altra in una navata della Basilica. Ai piedi dell'altare riposano oltre 60 membri della famiglia Buonarroti.
L'intervento di restauro del dipinto si svolge a cantiere aperto e i visitatori sono invitati ad assistere da vicino alle diverse fasi del lavoro.