Presentazione del restauro del Tabernacolo di Mino da Fiesole
Presentazione del restauro
Alla presentazione del restauro intervengono Eleonora Mazzocchi, conservatore dell’Opera di Santa Croce, Francesca Maria Di Lollo, presidente di Inner Wheel Club Firenze Medicea che ha finanziato l’intervento, Claudio Paolini, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Prato e Pistoia e la restauratrice Paola Rosa.
La restauratrice Paola Rosa racconta le fasi del restauro
L’opera, realizzata intorno al 1473, riprende in parte lo schema a tempietto ideato da Bernardo Rossellino in collaborazione con Lorenzo Ghiberti per il Tabernacolo del Santissimo Sacramento di Sant’Egidio. Fu eseguita per il Convento delle Murate, dove rimase fino al 1808. Venne poi spostato nella Cappella Medici di Santa Croce, come testimoniano le foto Alinari che lo ritraggono ancora lì alla fine dell’Ottocento. Nel 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, per proteggerlo dai danni della guerra, il ciborio viene smurato, smembrato e riposto in tre casse, custodite nella cappella Bardi di Vernio. Nel 1972 il soprintendente Guido Morozzi decide di collocarlo nella parete di fondo della Cappella Castellani.