Giuseppe Cassioli
Autore: Giuseppe Cassioli (Firenze 1865-1942)
Titolo: Tomba monumentale di Gioachino Rossini (1792-1868)
Data: 1900-1902
Materia e tecnica: marmo bianco di Carrara, marmo di Seravezza, dorature, mosaico
Misure: 700 x 280 x 140 cm
Collocazione: basilica di Santa Croce, navata destra, tra sesta e settima campata
Il musicista Gioachino Rossini morì a Parigi nel 1868 e il corpo venne inumato al cimitero del Père Lachaise. Il Comune di Firenze offrì alla moglie Olympe Pélissier di seppellirlo in Santa Croce, luogo d’elezione per celebrare gli italiani illustri, e aprì una sottoscrizione pubblica volendo erigergli un monumento. Nel 1887 le spoglie furono esumate e trasferite a Firenze, dove vennero accolte con un solenne omaggio all’amatissimo artista.
In chiesa fu murata una lapide provvisoria, e ci vollero tre concorsi per proclamare il vincitore. Già il primo bando, emesso il 1° maggio 1897, evidenziava la difficoltà del progetto, perché l’opera sarebbe stata posta a fianco del Monumento a Leonardo Bruni di Bernardo Rossellino, prototipo della tomba rinascimentale, dal quale non avrebbe dovuto essere messo in ombra, ma neppure rivelarsi dissonante o apparire troppo simile.
Nonostante l’ardua impresa, numerosi concorrenti presentarono un disegno, un preventivo e un modello in scala uno a cinque, poi esposti nel Cenacolo. La complessità della scelta è dimostrata dalla difficoltà di individuare il vincitore.
L’opera, plasmata da Giuseppe Cassioli, fu poi tradotta in marmo a Carrara nel laboratorio di Carlo Niccoli, e ultimata nella Regia Officina delle Pietre Dure di Firenze, diretta da Edoardo Marchionni.
Cassioli ha come riferimenti le tombe di Bruni e Marsuppini e altri esempi rinascimentali, ma aggiorna l’impianto con l’inserimento della grande figura della Musica avvolta da un sontuoso manto, che piange in piedi presso il sarcofago.
La teatralità da melodramma dell’insieme è accentuata dalle cortine, vere e proprie quinte, che si aprono a mostrare il busto di Rossini in un clipeo su un mosaico dorato, fulcro laico che sostituisce la Madonna col Bambino del monumento a Bruni. Una ghirlanda nello zoccolo unisce tre scudi, le cui iscrizioni ricordano la nascita a Pesaro il 29 febbraio 1792, l’arrivo delle spoglie a Firenze il 3 maggio 1887 e la morte a Parigi il 13 novembre 1868. Il monumento fu solennemente inaugurato il 23 giugno 1902.