#Giving4Giotto
Salviamo un capolavoro che appartiene a tutti!
Questa campagna di raccolta fondi ha come obiettivo la tutela di una straordinaria opera di Giotto: le Storie di san Francesco affrescate agli inizi del 1300 per la cappella Bardi.
A oltre 60 anni dall'ultimo intervento conservativo, questo nuovo progetto di restauro rappresenta un’occasione unica per riscoprire la grande forza comunicativa di Giotto e apprendere i segreti e le tecniche dell'artista in una delle più grandi e celebri basiliche francescane al mondo.
I lavori coinvolgono tutta la cappella e sono già stati cominciati grazie a singole donazioni private. In questo momento abbiamo bisogno di te e della tua generosità per riuscire a completarli: ogni contributo è prezioso e ci aiuterà a salvaguardare una meraviglia dell’arte, autentica espressione del patrimonio storico, culturale e spirituale di Santa Croce.
Giotto in Santa Croce
Giotto, artista fiorentino del Trecento, è considerato il padre della pittura italiana che ha cambiato la storia dell’arte. Tra le sue opere più iconiche, ormai conosciute in tutto il mondo, spicca per la sua magnificenza questo ciclo di affreschi. Dipinte all'interno della cappella Bardi in Santa Croce, le Storie della vita di san Francesco d'Assisi hanno un enorme valore culturale, artistico e spirituale, continuando ancora oggi a catturare l’attenzione di migliaia di visitatori e studiosi.
Nel corso del tempo, la storia di Giotto è stata via via arricchita di miti ed episodi che gli hanno conferito un’aura quasi leggendaria, al punto da essere menzionato anche da Dante nel canto XI del Purgatorio.
Artista molto ricercato, Giotto ricevette commissioni da tutta Italia. Fu una scelta quasi obbligata da parte dei Bardi, famiglia di banchieri fiorentini, affidargli l’incarico di decorare la cappella Bardi in Santa Croce.
La struttura della cappella
Giotto decide di rappresentare le Storie di san Francesco, che precedentemente aveva dipinto anche nella basilica superiore di Assisi, in sei episodi affrescati sulle pareti laterali della cappella Bardi, tre in ogni facciata, più la scena delle Stimmate di san Francesco sopra l’arcone posto all’entrata della cappella.
Perchè restaurare gli affreschi
Per salvare uno dei più amati e celebri cicli pittorici nel mondo dobbiamo agire in fretta e, a causa della pandemia i lavori sono stati più volte posticipati, ma finalmente sono pronti a ripartire.
Intervento di restauro
Il restauro degli affreschi è stato affidato dall’Opera di Santa Croce all’Opificio delle Pietre Dure (OPD), il più prestigioso ente di restauro in Italia, considerato un'eccellenza nel mondo.
In una prima fase preliminare, l'OPD ha esaminato in profondità il ciclo pittorico per comprenderne le condizioni reali e per poter creare un programma di conservazione a lungo termine.
Per questo motivo ha sviluppato, a partire dal 2009, un'articolata ricerca sull'opera di Giotto nella cappella Bardi. Grazie all'intervento della Getty Foundation di Los Angeles, è stata inoltre condotta un'innovativa campagna diagnostica tecnico-scientifica che ha arricchito ulteriormente l'ampia gamma di indagini analitiche non invasive che costituiscono lo standard per la pittura murale. Gli esperti coinvolti hanno condotto ricerche approfondite per comprendere le condizioni reali utilizzando gli strumenti più avanzati, in collaborazione con diversi istituti di ricerca.
Il restauro del ciclo di affreschi sarebbe dovuto partire nel 2020 ma, come è successo anche per altri progetti, è stato posticipato a causa della pandemia. Siamo però adesso orgogliosi di affermare che questo imponente lavoro sull’opera di Giotto è finalmente iniziato.
Un aiuto prezioso
Nel suo impegno per questo grande progetto l’Opera ha ottenuto la piena collaborazione di Opificio delle Pietre Dure (OPD) di Firenze, che ha messo a disposizione del progetto la propria professionalità e le proprie risorse e ha condotto, in anni recenti, un approfondito lavoro di ricerca sull’opera di Giotto nelle Cappelle Bardi e Peruzzi.
Per poter avviare il complesso lavoro di restauro, che avrà una durata di circa tre anni, è stato decisivo il contributo di:
- Fondazione CR Firenze - Fondazione di origine bancaria, un ente senza scopo di lucro che persegue l’interesse sociale attraverso un attento programma di investimenti e progetti sul proprio territorio di intervento e che da sempre dedica grande attenzione alla promozione della cultura e dell’arte e alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
- A.R.P.A.I – Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano, che opera per la salvaguardia del Patrimonio artistico italiano e che dal 1989 ha finanziato interventi su oltre trecento opere. Con questo progetto A.R.P.A.I ha scelto di rendere omaggio alla memoria della Contessa Florence e del Conte Paolo Marzotto, fondatore e già presidente dell’Associazione.
Sia Fondazione CR Firenze che ARPAI intervengono utilizzando lo strumento specifico dell’Art bonus.
Come donare
Si stima che il lavoro complessivo di restauro degli affreschi durerà almeno tre anni; l’intervento interessa tutta la cappella ed è sostenuto solo grazie ai fondi raccolti con le visite e le donazioni private. Partecipa anche tu alla campagna di raccolta fondi #Giving4Giotto: sarai parte di un progetto di rilevanza storica per la salvaguardia di un bene che è di tutti. Ogni contributo, anche il più piccolo, è estremamente prezioso.
Scopri di più sull’Opera di Santa Croce e sulla sua missione di tutela: